Carissimi, mentre aspettiamo la fine del nostro isolamento e siamo in attesa di tempi migliori, vogliamo riprendere il nostro rapporto con voi, strappandovi per alcuni minuti alla martellante informazione sulle statistiche oscillanti delle vittime del virus. Preliminarmente un pensiero va ai medici e agli infermieri vittime innocenti, alle persone anziane morte senza il conforto di una carezza, ai giovani di questi tempi cresciuti fidando nel progresso, nella scienza, nella medicina e rimasti delusi.

Ogni tempo ed ogni luogo sono stati funestati da epidemie, che hanno terrorizzato e decimato la popolazione. Ne avevamo una conoscenza solo letteraria e pensavamo non ci potesse toccare mai.

La nostra missione di cultori della storia ci impone di ricercare i passi delle opere più importanti che descrivono la furia del male, nella speranza che il suo racconto, dal rapido diffondersi, al suo rapido e inspiegabile svanire, possa convincerci che fra poco esclameremo:

non è andato tutto bene, ma l’umanità ce la farà!

Ci saranno tanti appuntamenti con gli scrittori e gli storici che hanno raccontato le storie degli uomini e degli stati durante i periodi duri della lotta alla malattia.