(in foto: Le Piramidi del Volturno; Mesorinolo, anche detta Tumulo, e Monticello)

Benvenuti sul sito dell’Associazione Giuseppe Aragosa ARS HISTORIAE!
L’Associazione, intitolata alla momoria del professor Giuseppe Aragosa di Limatola, ha come principale obiettivo la difesa della Memoria, la promozione, e la valorizzazione del Patrimonio Storico e Culturale del Territorio compreso tra la Provincia di Benevento e la Provincia di Caserta, che, interessato dal passaggio del fiume Volturno, va sotto il nome di Medio Volturno.
L’Associazione si propone di realizzare una serie di Attività, Eventi e Progetti, sul Territorio di Limatola e oltre i confini territoriali del Paese, per assicurare alle finalità, per le quali è stata costituita, azione e concretezza.
Il Premio Giuseppe Aragosa è l’attività di maggiore importanza, perché assume rilevanza nazionale; ma intorno al premio si andranno ad articolare tante iniziative collaterali di corollario e di supporto, che servono a strutturare l’iniziativa e a renderne evidenti i contenuti.
IN PRIMO PIANO
Cari amici, è con grande dispiacere di tutta la redazione che dobbiamo comunicarvi che la data di consegna degli elaborati per la seconda edizione del Premio Giuseppe Aragosa è posticipata alla prossima Primavera.
Non vogliamo, ancora, dover pensare alle nostre manifestazioni con restrizioni alla partecipazione, soggetti ai vincoli di distanziamento, e a alla sensazione di disagio, che non ci consente di stare insieme, senza ansia. Abbiamo ancora tante cose da fare per il concorso: convegni, seminari, lezioni con studiosi, e docenti. Tutte le attività, che avevamo preparato per voi, e riteniamo propedeutiche alla comprensione piena delle nostre richieste di bando.
Non siamo in grado, come nessuno al mondo, di garantire occasioni di incontro, che non siano potenziali focolai di contagio.
Preferiamo aspettare un tempo migliore, più sereno, il tempo di nuova comunità, vicina, affiatata, e senza paura.
Approfittiamo dello spazio che abbiamo, per studiare, per riflettere, per capire come vogliamo partecipare alla Storia del Mondo, con la nostra storia.
Ma saremo con voi di nuovo, organizzeremo eventi e lezioni web. Non è la stessa cosa, ma è un modo per restare in contatto e fare il nostro lavoro. Se troveremo luoghi fisici e modi per una maggiore sicurezza, ne approfettiremo e vi faremo sapere.
In bocca al lupo a tutti!
Cari amici, nonostante il tempo di questa strana esistenza limitata, noi continuiamo a lavorare per la nostra Storia. Abbiamo pubblicato il secondo quaderno dell’Associazione, Le Statistiche Murattiane di Grazzanise, Sant’andrea del Pizzone e Mondragone, a cura di Lidia Di Lorenzo, introduzione di Nicola Santacroce.
Dal libro, la presentazione del Presidente dell’associazione, Angela Ottavia Aragosa:
L’Associazione culturale “Giuseppe Aragosa Ars Historiae”, che ha tra i fini statutari la promozione della ricerca storica, attraverso la raccolta e l’analisi di fonti archivistiche e documentarie locali, amplia con questo Secondo Quaderno il suo raggio di azione, seguendo il corso del fiume Volturno, che, venerato dagli antichi come un Dio, accomuna nella storia i popoli della sua valle.
Lidia Di Lorenzo, in continuità con il Primo Quaderno, in cui ha preso in esame i manoscritti elaborati per la Statistica murattiana di Limatola e (Castel) Morrone, analizza in questo saggio i documenti di Grazzanise, S. Andrea del Pizzone e Mondragone, conservati anch’essi nell’Archivio della Biblioteca del Museo Campano di Capua. Furono redatti, come per tutto il Mezzogiorno del Regno di Napoli, a partire dal 1811, per ordine del re Gioacchino Murat, al fine di conoscerne la conformazione fisica, l’idrografia, l’ambiente umano, il clima, le colture, le attività manifatturiere, le risorse naturali ivi esistenti e la possibilità del loro utilizzo da parte degli abitanti. Lo scopo precipuo fu quello di poter apportare al territorio dei miglioramenti agrari ed ambientali idonei ad elevare il tenore di vita della popolazione, secondo i principi di libertà, di uguaglianza e fratellanza dell’Età dei lumi, principi che erano stati alla base della Rivoluzione Francese, e che erano penetrati ampiamente nella cultura napoletana. Si ricordino la Congiura del 1794 e il movimento rivoluzionario del 1799, come evidenziato da Nicola Santacroce. Considerati gli scarsi mezzi tecnici di cui gli estensori delle rilevazioni disponevano e i limitati stanziamenti economici impegnati, gli elaborati appaiono oggi sommari e schematici, tuttavia danno una visione realistica della situazione dei luoghi in quel momento storico.
Gli autori dei manoscritti presi in esame nel presente volume, nell’ordine Paolo Vitolo, Alessio Benedetta e Michele Fusco, forniscono, tuttavia, una descrizione del proprio territorio abbastanza attenta e puntuale, soffermandosi sulle sofferenze del proprio ambiente di vita, dovute alla presenza di zone acquitrinose, all’insalubrità dell’aria, alla limitatezza delle risorse naturali, alla precarietà della già scarsa produzione, conseguente alle frequenti devastanti esondazioni dei corsi d’acqua e al graduale e doloroso spopolamento della regione. Emerge l’abbandono in cui era stata lasciata la zona da secoli, per i rari progetti di bonifica mai portati a compimento, a causa di impedimenti ritenuti insormontabili per il tempo.
La natura era una volta benigna con questa terra, come ha riportato la Di Lorenzo. Dal suo fertile suolo arrivavano a Roma materie prime essenziali alla vita della città. Poi cambiò il suo corso e la condannò ad un lento ma inesorabile oblio. Sparirono città e villaggi, fonti di acque benefiche, dei quali si intravedevano, ancora al suo tempo, così afferma Fusco, meste e trascurate vestigia.

Il commento alle statistiche è preceduto da un quadro analitico della situazione del tempo dal punto di vista storico-sociale, elaborato dal caiatino Nicola Santacroce, esperto di storia moderna e contemporanea, autore di numerose pubblicazioni riguardanti il ricco passato della sua città natia, una volta sede feudale e vescovile, e dei paesi circostanti.
Nella ampia pagina introduttiva egli mette in luce l’opera di ammodernamento in tutti i campi, avvenuta nel Regno di Napoli, per merito dei Napoleonidi, nel cosiddetto Decennio francese, e la differenza tra i tentativi di riforma dei Borbone e quelli epocali, più incisivi ed efficaci, quali l’eversione della feudalità e dell’asse ecclesiastico, di Giuseppe Bonaparte prima e di Gioacchino Murat dopo.
Il lavoro è pubblicato grazie al mecenatismo del Sig. Gaetano Petrella, uomo retto e generoso, imprenditore zootecnico in una terra difficile, della cui amicizia si giova dai lontani anni degli studi superiori in Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese), Nicola Santacroce, insieme ad altri ex compagni di scuola, con i quali l’ardimentoso uomo è solito rivedersi per ricordare i vecchi tempi e per qualificate analisi amicali del mondo di oggi.
Al Sig. Gaetano Petrella vanno i ringraziamenti di Lidia Di Lorenzo, di Nicola Santacroce e dell’Associazione “Giuseppe Aragosa Ars Historiae”.
Il Presidente dell’Associazione
Avv. Angela Ottavia Aragosa
Cari amici, questo è il primo Quaderno dell’Associazione Giuseppe Aragosa, realizzato con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Limatola, alla quale vanno i nostri cari ringraziamenti.

Estratto dal Bando del Premio Giuseppe Aragosa Seconda Edizione
L’Associazione Giuseppe Aragosa Ars Historiae, con il Patrocinio e il sostegno del Comune di Limatola, istituisce il Premio Giuseppe Aragosa Seconda Edizione, alla memoria del professore e storico, al quale il Paese di Limatola deve un tributo di grande riconoscenza.
Il Premio, di natura storica, è finalizzato a:
- promuovere l’interesse per il territorio e lo studio delle origini degli insediamenti umani
- comunicare e incentivare il piacere della ricerca, attraverso l’analisi approfondita delle fonti
- stimolare la curiosità e la passione per le questioni fondamentali della Storia, come supporto e ausilio alla comprensione del presente
Sono bandite due categorie di premi per le due forme di comunicazione della materia storica, la parola e l’immagine:
- OPERA SCRITTA A CONTENUTO STORICO
- CONTEST DI FOTOGRAFIA E VIDEO
La categoria al punto 1) si compone di due sezioni:
- Saggio Storico (1a
- Narrativa Storica (1b
Per agevolare la partecipazione al Premio nella sua prima edizione, non vi sono prescrizioni riguardo al carattere dell’Opera Storica, che può riferirsi alla Storia Locale o alla Storia Nazionale, alla Storia Antica, Moderna, oppure alla Storia Contemporanea.
Nel corso delle future edizioni questo premio andrà sempre maggiormente caratterizzandosi come riferimento per le Opere di Storia a carattere Locale.
Il lavoro deve consentire anche ai non specialisti, un approccio agevole alla comprensione della vicenda storica, secondo gli insegnamenti del professor Giuseppe Aragosa, che si è sempre impegnato a rendere fruibili ai più i suoi argomenti.
Per partecipare alle selezioni del Premio è necessario
- Compilare la Scheda di Partecipazione, scaricabile QUI, e come ultima pagina del Bando del Premio
- Versare la quota di 15 euro, per le spese di segreteria e di pubblicità
Il versamento deve essere effettuato sul Conto Corrente 005567
IBAN: IT19 E 05034 75490 000000005567
intestato a:
Associazione Giuseppe Aragosa ARS HISTORIAE
Via Tito Livio 2, 82030, Limatola (BN)
Le opere sezione (1a e (1b, ossia l’Opera scritta, devono essere comprese tra le 120 e le 230 pagine, intendendo con “pagina” 1800 battute, compresi gli spazi. Eventuali illustrazioni devono essere in bianco e nero.
Le foto Sezione Fotografia (2a vanno presentate in forma di file, devono avere il titolo e il nome del concorrente nella dicitura del file. Bisogna inviare 2 file, uno ad alta risoluzione, delle dimensioni di 300dpi, e lato più corto delle dimensioni di 35 cm; uno a risoluzione più bassa, delle dimensioni di 72dpi, e lato corto di dimensioni 25 cm.
Le opere video, corto a contenuto storico o Docufilm (2b devono avere una durata minima di 8 minuti e una massima di 15 minuti, compresi i titoli. Sono accettati film prodotti con mezzi professionali, ma anche opere amatoriali, purché la risoluzione sia tale da rendere fruibile la visione sia da video, che da proiettore.
La Risoluzione consigliata per il video va da 1280×720 pixel a 1920×1080 pixel
Sarà premiato soltanto il primo classificato, tra i primi tre selezionati, che riceveranno il Diploma di Partecipazione
Per le modalità di partecipazione e tutti i dettagli di consegna delle Opere, si rimanda alla lettura del Bando del Premio nella Versione Integrale.
Le Scuole sono coinvolte con un Bando specifico Sezione Scuola.
La consegna degli elaborati deve avvenire entro il 30 Ottobre 2020, la Premiazione si terrà al Castello di Limatola, se l’emergenza coronavirus concederà in quelle date di potersi radunare per gli eventi pubblici.
Per ulteriori chiarimenti, contattateci ai nostri indirizzi, e seguite questa pagina e la pagina FB dell’Associazione Ars Historiae.
Una Nuova Rubrica:
Carissimi, mentre aspettiamo la fine del nostro isolamento e siamo in attesa di tempi migliori, vogliamo riprendere il nostro rapporto con voi, strappandovi per alcuni minuti alla martellante informazione sulle statistiche oscillanti delle vittime del virus. Preliminarmente un pensiero va ai medici e agli infermieri vittime innocenti, alle persone anziane morte senza il conforto di una carezza, ai giovani di questi tempi cresciuti fidando nel progresso, nella scienza, nella medicina e rimasti delusi.
Ogni tempo ed ogni luogo sono stati funestati da epidemie, che hanno terrorizzato e decimato la popolazione. Ne avevamo una conoscenza solo letteraria e pensavamo non ci potesse toccare mai.
La nostra missione di cultori della storia ci impone di ricercare i passi delle opere più importanti che descrivono la furia del male, nella speranza che il suo racconto, dal rapido diffondersi, al suo rapido e inspiegabile svanire, possa convincerci che fra poco esclameremo:
non è andato tutto bene, ma l’umanità ce la farà!
Come primo appuntamento, presentiamo un brano sulla peste diffusasi nel Regno di Napoli nel 1816, poco dopo la morte a Pizzo Calabro, per fucilazione da parte dei borbonici, del re Gioacchino Murat.
Il popolo ritenne la diffusione del morbo una punizione divina, tanto più che di lì a poco si verificò anche l’incendio del Teatro S. Carlo, vicinissimo alla Reggia dei Borbone. Nello stesso anno la scarsità del raccolto ridusse i più poveri alla fame, cosa che durò per due anni.
Il brano che riportiamo è tratto da Storia del Reame di Napoli dal 1734 al 1825, del patriota, storico e generale Pietro Colletta (1775-1831), che dei fatti narrati fu testimone.
Gli altri articoli
Collaborazioni e Patrocini al Premio Giuseppe Aragosa
L’Associazione Giuseppe Aragosa Ars Historiae è lieta di comunicare a tutti i suoi amici che la FEDERARCHITETTI, Associazione Nazionale Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti, ha gentilemente accordato al Premio Giuseppe Aragosa Seconda Edizione il suo Gratuito Patrocinio, e l’utilizzo del logo dell’Associazione.
L’Associazione Giuseppe Aragosa Ars Historiae ringrazia FEDERARCHITETTI, nella persona del Presidente Nazzareno Iarrusso, e ringrazia l’arch. Maria Rosaria Guarino, per aver mediato i rapporti tra Ars Historiae e FEDERARCHITETTI.
Visitate il sito di FEDERARCHITETTI per conoscere tutte le iniziative dell’Associazione:
Limatola, 24 Maggio 2020


Patrocinio UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
L'Associazione è lieta di poter comunicare a tutti che il Premio Giuseppe Aragosa Sezione Scuola Seconda Edizione ha ottenuto il Patrocino e l'Autorizzazione all'utilizzo del Logo dall'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA!
La partecipazione al Premio, da parte degli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado, è gratuita!
La locandina del Premio sarà diffusa, tramite l'Ufficio, alle Scuole di ogni ordine e grado della Campania.
Siamo felicissimi di questo successo, che è anche una grandissima responsabilità nei confonti dello nostro stesso impegno e del Ministero, che ci ha accordato il Patrocinio, ritenendo il nostro lavoro meritevole di attenzione e fiducia.
Limatola, 24 Maggio 2020

Anche l’Associazione Elvira Puorto di Caiazzo, Associazione Storica del Medio Volturno e l’Associazione Storica del Caiatino hanno concesso al Premio il loro gratuito Patrocinio.
L’Associazione, nell’ambito del Progetto Adotta un Documento, pubblicherà a breve il Commento alla Memoria per la causa di Don Paolo Pasanisi di Manduria denunciato come Giacobino, a cura dell’Associazione, con l’introduzione di Lidia Di Lorenzo.
La Memoria è una carta originale del 1799, probabilmente parte della documentazione di una vicenda giudiziaria, di cui non rimangono altri scritti, ma della quale si è cercato in qualche modo di ricostruire il profilo del protagonista e il contesto storico in cui l’avvenimento si è verificato.
La carta è stata donata all’Associazione dal dott. Salvatore Malizia, analista e psicoterapeuta, con la passione per l’Antiquariato e l’Archeologia, che ha scovato il documento in un faldone di altri documenti sciolti ed eterogenei, provenienti dalla città di Manduria, e venduti insieme a libri e stampe antiche al mercato di Porta Portese.
Siamo grati al dottor Malizia di averci fatto dono di questa preziosa testimonianza storica, che ci ha consentito di confontarci direttamente con l’attività maggiore che dà senso pieno alla nostra neonata Associazione: la Ricerca, lo Studio e la Conservazione.
Una nota su questo lavoro
Quando abbiamo dato inizio al nostro studio sul Documento Pasanisi, abbiamo tentato di metterci in contatto con qualcuno tra gli storici di Manduria, che ci potesse guidare nella ricotruzione della vicenda, e degli eventi storici di riferimento.
Per alcuni mesi abbiamo cercato sulla rete e tutti gli studiosi manduriani, che si erano occuati del Periodo risorgimentale, abbiamo scoperto essere morti, o molto vecchi. Contattando la Biblioteca Marco Gatti, che conserva gli scritti di Michele Greco, autore, tra gli altri, di Manduria nel Risorgimento, non abbiamo avuto più fortuna; la Biblioteca viene aperta su appuntamento e non ci sono stati forniti nominativi di persone interessate alla nostra ricerca e al nostro documento. E proprio mentre avevamo perduto ogni speranza di un felice epilogo della nostra scoperta, siamo entrati in contatto con la Dott.ssa Lucia Gatti, che, squisitamente, ci ha aperto nuovi orizzonti operativi.
Il marito della Dottoressa, Ennio Pasanisi, ci ha scritto le bellissime parole che riportiamo qui e che ci rempiono di gioia e di profonda gratitudine.
Grazie!
” In qualità di membro del ramo della famiglia Pasanisi, ancora presente a Manduria e altrove, discendente da Luigi e Margherita di Aurelio di Luigi Paolo di Michele… e così via sino a Pietro Pasanisi nostro capostipite nel 1400, e agli avi che da Pasano si spostarono a Casalnuovo alla sua riedificazione ad opera dei Normanni (1090 c.a), ed anche come modesto cultore della sua storia che sempre mi incuriosisce ed appassiona, voglio porgere i miei ringraziamenti all’Associazione Culturale Giuseppe Aragosa Ars Historiae e alla gentile Professoressa Signora Lidia Di Lorenzo.


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